Immagini inviate dal professor Jorge Garrappa

Teatro Colón

 

1908

Gustavo Brandariz, docente di storia dell'architettura all'Università di Buenos Aires: «Il Colón fu ben sognato, pensato, progettato, costruito ed equipaggiato».

Luciano Pavarotti: «Il teatro ha un grandissimo difetto, la sua acustica e le sonorità sono semplicemente perfette. Sapete cosa significa questo per un cantante d'opera? Che qualsiasi errore, per piccolo che sia, sarà subito percepito»

 

Locandina dell'inaugurazione 

Il 25 maggio 1908 si alza per la prima volta il sipario del teatro con l'opera di Giuseppe Verdi "Aida".

 

Manifesto della seconda opera in cartellone

"Amleto", di Ambroise Thomas, avrebbe dovuto essere la rappresentazione inaugurale, ma il baritono Titta Ruffo, interprete principale, praticamente all'ultimo momento si fece suggestionare dalla superstizione che vuole i cantanti chiamati a battezzare i teatri vittime della iella più nera e impose di invertire l'ordine delle prime due opere in cartellone. Così, in fretta e furia venne allestita la verdiana "Aida".

 

Francobollo commemorativo     del centenario 

Palazzo del Congresso

 

Veduta aerea in una foto d'epoca

 

Operazione di pulizia                    del lampadario che illumina         il Salón Azul

Nel 1910 il Salón Azul viene impreziosito da un imponente lampadario appeso alla sommità della cupola: circa cinque metri di altezza, quasi tre di diametro e oltre duemila chili di peso, in cristallo Bacarat e bronzo ricavato dalle cartucce dell'Arsenale di guerra, pende da un cavo interminabile per inondare di luce con 331 lampadine la lussuosa scena sottostante.

 

Uno dei quattro vasi bronzei contenuti nelle nicchie                  di matrmo rosa venato                 che ornano le pareti                      del Salón Azul                              (foto del 1935 appartenente all'Archivio Generale della Nazione Argentina) 

 

Il Palazzo al centro                        della cartolina celebrativa        del primo centenario                    della Repubblica Argentina

Piazza del Congresso

L'inizio dei lavori nel 1909          (la piazza sarà completata nel gennaio 1910)

Costruzione del Monumento de los Dos Congresos, omaggio solenne alla Nazione e ai due avvenimenti fondanti dello Stato: l’Assemblea generale costituente del 1813 e la dichiarazione d’indipendenza sancita a Tucumán nel 1816. Opera dell’architetto Eugène D'Huique e dello scultore Jules Lagae, entrambi belgi, il monumento fu inaugurato il 9 luglio 1914. In cima la statua che rappresenta la Repubblica, in basso la fontana raffigurante il Río de la Plata e i suoi affluenti Paraná e Uruguay.